Il castello di Morgex, situato nel cuore del borgo, deve il suo nome alla torre centrale, alta 21 metri, che costituisce il nucleo più antico del complesso architettonico: essa venne infatti eretta come presidio di fondovalle sulla via che conduce alla Francia intorno al 998 d.C. ed è dunque una delle torri più antiche della Valle d’Aosta. Attorno al primitivo corpo della torre centrale successivamente fu aggiunta una prima cinta muraria merlata, dotata di camminamento di ronda e di torretta di avvistamento. Le murature della torre sono molto imponenti e massicce (2.50 x 0.60 metri) e la posa delle pietre è per coltello e per testa praticamente senza uso di malta; solo all’interno, come finitura delle pareti, restano delle tracce di un intonaco rosato molto compatto e liscio. Alcune feritoie, poi trasformate in finestre, sono ricostruibili al primo piano, ma ora sono visivamente obliterate dell’inserimento delle strutture che occuparono via via il cortile. I collegamenti verticali e orizzontali erano garantiti da ballatoi e scale lignee, che permettevano l’accesso all’ingresso della torre, posto a oltre 7 metri d’altezza.
![Morgex_Tour de l'Archet_Valle d'Aosta](https://www.discovermorgex.it/wp-content/uploads/2022/10/Morgex_borgo-alpino-Valle-dAosta.jpg)
Importanti lavori di ingrandimento e di trasformazione dei volumi furono successivamente effettuati tra il XIV e il XV secolo: la cinta muraria venne sopraelevata e furono trasformati l’accesso scalare e gli ingressi; gli spazi vuoti furono occupati da nuovi ambienti (a questa fase risale una cappella privata collegata ad un importante vano con resti di losanghe dipinte). Anche le aperture vennero modificate e sulle nuove porte e finestre fu inciso lo stemma di casa Savoia. Non si può escludere l’ipotesi dell’esistenza di una seconda cinta muraria, maggiore rispetto alla precedente, che inglobasse la piazza meridionale e che raggiungesse il perimetro abitativo, attualmente delimitato da Via Lavancher. Su di essa, infatti, si apre un grande portone al di sopra del quale, fino a pochi anni or sono era ancora visibile un bell’affresco con Crocefissione e scritte gotiche distrutto durante i lavori di ristrutturazione della casa; questo portone è allineato con quello della chiesa parrocchiale, quasi a suggerire un percorso diretto tra i due complessi.
Lo stemma araldico della famiglia De Arculo/De l’Archet è visibile sul piedritto di una finestra a crociera che si apre su Place de l’Archet. È a questa famiglia che si devono gli interventi residenziali realizzati contemporaneamente alla prima fase della cinta: si tratta di un grande salone di rappresentanza e di una torretta di avvistamento settentrionale, oltre ad ambienti di servizio posti sul lato occidentale. Nei secoli successivi il castello, nuovamente rimaneggiato, passò a diverse famiglie, fra le quali i Maillet e i Tillier di Morgex; nel 1889 il Comune di Morgex lo acquistò dai Gervasone. Da quel momento la Tour de l’Archet ospitò l’asilo infantile e le scuole elementari del paese, la latteria turnaria, il forno riservato agli abitanti del borgo, la sede della banda musicale e dei vigili del fuoco, l’alloggio delle suore di San Giuseppe, gli uffici della Pretura.
![Tour de l'Archet_esterno_Morgex_Valle d'Aosta](https://www.discovermorgex.it/wp-content/uploads/2021/04/Tour-de-lArchet-1024x768.jpg)
La Regione Valle d’Aosta, attuale proprietaria del monumento, nella metà degli anni Ottanta avviò le indagini archeologiche e l’importante lavoro di restauro conclusosi nell’estate 2010, anno in cui il complesso divenne sede della Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno, istituita con legge regionale n°33 del 23 agosto 1991, su iniziativa della Giunta regionale della Valle d’Aosta e della famiglia Sapegno, per onorare e perpetuare la memoria del Prof. Natalino Sapegno, critico letterario e storico italiano tra i maggiori studiosi del Trecento letterario italiano.
Scarica la scheda accessibilità della Tour de l’Archet