L’Amministrazione Comunale di Morgex si unisce al cordoglio della Famiglia Artari, piangendo la scomparsa dell’amato Alfredo e ricordando con sentita riconoscenza l’intelligenza, l’eleganza e la signorilità di colui che ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo della vita e della storia recente del paese.

Tra le molte iniziative a cui contribuiva con dedizione, Alfredo Artari aveva anche partecipato con entusiasmo alla realizzazione del calendario dell’avvento dedicato a Morgex nel 2022 che si può rivedere sul canale YouTube del Comune di Morgex. Successivamente, lo avevamo incontrato l’autunno scorso alla Tour de l’Archet insieme a Giulia Radin, direttrice della Fondazione Natalino Sapegno Onlus, occasione in cui ci aveva raccontato la sua esperienza scolastica a Morgex, e pochi mesi fa avevamo realizzato un video del suo incontro con la Giunta in cui ci aveva svelato curiosità ed aneddoti di un passato che non tornerà più, ma che rimarrà sempre vivo nella nostra comunità proprio grazie alle sue testimonianze.
Grazie Alfredo!



Pubblichiamo il saluto dedicato ad Alfredo Artari da parte del Sindaco Federico Barzagli letto durante la cerimonia funebre
Morgex, 4 ottobre 2024
Caro Alfredo,
ieri, nel tuo negozio, ho chiesto a Edoardo ed Elena se fossero d’accordo nel concedermi questo piccolo intervento, in veste istituzionale, perché ho ritenuto che ciascun abitante di Morgex avrebbe voluto dedicarti qualche parola d’affetto prima di farti lasciare, nostro malgrado, questa Chiesa e questa Piazza.
Purtroppo però non ci sarebbe stato lo spazio per tutti, altrimenti ci saremmo trascinati fino a sera inoltrata, anche se conoscendoti, probabilmente avresti gradito… E quindi tocca a me rappresentare la nostra comunità, esprimendoti il nostro sentimento di gratitudine per tutto quanto hai regalato a Morgex in quasi un secolo di vita. Vita piena, intensa, carica di curiosità, di sete di conoscenza, pregna di intelligenza, di cultura, di eleganza e signorilità.
Ma soprattutto una vita contraddistinta dalla generosità, perché tutto ciò che era tuo non volevi che fosse solo tuo, ma facevi in modo che appartenesse a tutti e, in particolar modo, al tuo paese, che hai rappresentato da imprenditore (legando indissolubilmente al tuo caffè il nome di Morgex in giro per il mondo), da amministratore pubblico e soprattutto da cittadino.
Perché credo che ogni Sindaco vorrebbe poter contare su un cittadino come te, sempre presente e partecipe ad ogni iniziativa pubblica, costantemente informato su quanto avveniva in paese e sempre pronto a dispensare consigli partoriti dalla tua saggia lucidità.
Non dimentico, tra le tante cose, la tua disponibilità ogni qual volta si trattava di accompagnare qualche gruppetto in visita alla Tour de l’Archet, diventata ormai la tua seconda casa dopo la sua ristrutturazione, nelle cui circostanze incantavi gli avventori con i tuoi ricordi di gioventù vissuta tra le aule di quelle mura.
Da te abbiamo cercato di “rubare” un po’ tutto, aneddoti, racconti, esperienze del nostro paese, in modo che la tua memoria non andasse smarrita, anche se chissà quante ancora ce ne avresti raccontate!
Ma oltre alla memoria, rimarrà il tuo esempio, quale faro e modello di ispirazione in questi tempi difficili che inquietavano anche te, a cui ci aggrappiamo per affrontare, memori dei tuoi insegnamenti, le difficili sfide che ci attendono.
Amavi raccontare che, quando tornavi a Morgex da Aosta, all’altezza del Marais, nel momento in cui scorgevi il campanile, ti sentivi finalmente a casa. Ora ci piace pensare che tu possa ammirare quel campanile, il nostro campanile, da una posizione privilegiata, magari anche più bella del Marais… e goderti le affettuose carezze del tuo paese, perché tu amavi Morgex, ma Morgex ama te.
Voglio ancora rivolgere, a nome di tutti noi, un abbraccio forte, sincero e caloroso a tutta la tua famiglia, che ci ha permesso di apprezzare la tua signorile dignità anche negli ultimi momenti di vita.
A tal proposito, consentitemi di prendere in prestito il bellissimo pensiero di tuo figlio Mario: “Dopo averci insegnato a vivere ci ha insegnato anche a morire”. Ecco, questo sintetizza Alfredo con poche, semplicissime e meravigliose parole.
Ciao Alfredo, ci mancherai