Intervista all’attrice morgeassin Daphne Rhea Pellissier

Daphne Rhea Pellissier, attrice di Morgex, dopo ben 12 anni torna a recitare sul palco di casa

Classe 1992, viso da ragazzina e già con un bagaglio carico di innumerevoli esperienze sulle spalle: ecco Daphne Rhea Pellissier, giovane attrice morgeassin trasferitasi all’estero da diversi anni eppure ancora tanto legata a Morgex.

Sono nata ad Aosta nel 1992 da papà italiano e mamma canadese. Appassionata del mondo dello spettacolo, ho deciso di proseguire gli studi dopo il diploma in questo settore, e mi sono iscritta alla “MTS! Musical the school” di Milano ad un corso di preparazione al mondo del musical. Nel 2010, ho partecipato al corso di recitazione della “New York Film Academy” a Firenze, il quale mi ha motivato a continuare gli studi universitari nel teatro. Dopo la mia audizione all‘ “EICAR, scuola internazionale di creazione audiovisiva e regia”, sono stata ammessa alla sezione “Actorat” e mi sono trasferita a Parigi nel 2011.

In parallelo, ho proseguito gli studi di musical presso l’atelier troupe “Musidrama” diretto da Samuel Sené, dove ho avuto il piacere di lavorare su due creazioni: “#Hashtags! La comédie musicale” di Thierrry Boulanger e Alyssa Landry e “Flop” di Sinan Bertrand, Alexandre Bonstein e Patrick Laviosa. A seguito di questi progetti, sono entrata a far parte della compagnia svizzera di fama internazionale “Interface”, dove ho ottenuto il ruolo da cantante nello spettacolo “J’ai hâte d’aimer” in collaborazione con Francis Lalanne (80 rappresentazioni su due continenti).

Negli anni successivi, ho preso parte ad altri spettacoli della stessa compagnia tra cui “Vive la vie”, presentato al Festival d’Avignon OFF 2018 e 2019 e in Paesi come la Cina, il Marocco, la Tunisia, l’Egitto, la Romania, l’Italia e la Giordania. In quest’ultimo, la compagnia vince tre premi: miglior spettacolo, migliore interprete femminile e premio speciale della giuria ITI (UNESCO). Lo spettacolo è stato anche programmato nel 2020 al teatro “La Gaité Montparnasse” a Parigi, per una programmazione prevista di 5 mesi.

Ho partecipato anche alla creazione del musical “La tour de 300 mètres” di Marc Deren, uno spettacolo storico che ripercorre la costruzione della Torre Eiffel e interpretato alla “Comédie Bastille” nel 2018. Ho preso parte alla creazione di “Noces de joie”, della compagnia Géraldine Lonfat, presentata al festival di Avignon OFF 2022 e alla creazione di “Saint Exupéry, volé au ciel” di Stéphane Albelda, dove interpreto diversi ruoli principali. Dopo un mese di rappresentazioni a Sion (CH), due settimane a Losanna (CH) e diverse date in tournée in Svizzera, lo spettacolo è stato anche programmato per la “Saison culturelle 2023” e si è tenuto lo scorso 20 marzo ad Aosta.

Appassionata anche di regia, ad oggi ho il piacere di assistere Florence Alayrac su “Passionément”, operetta di André Messager e su un concorso d’opera, il “Paris Opera Competition” presentato al Palais Garnier a Parigi nel gennaio 2022. Il contratto è già stato rinnovato per settembre 2023 dove il concorso sarà presentato al Théâtre des Champs-Elysées.

Ho recentemente firmato anche la mia prima regia nel 2022 con “Le trésor de Noel”, musical per bambini, oggetto di una magnifica tournée di 15 date nel sud della Francia.

Come è nata la tua passione per la recitazione?

La mia passione è arrivata tardi, intorno ai miei 16 anni. Non avevo mai fatto teatro prima, ma una volta provato me ne sono innamorata. È stata per me una vera rivelazione. Ho avuto un’adolescenza complicata, non riuscivo ad integrarmi bene ad un gruppo e avevo sempre l’impressione di non essere al mio posto. Le montagne mi stavano strette, la voglia di partire era grande, sicuramente anche a causa delle mie origini. 

Recitare mi ha finalmente permesso di capire chi fossi e cosa desideravo. Mi sentivo finalmente al mio posto fra mille personaggi diversi. Interpretare diversi ruoli mi ha consentito di non sentire più il peso di dover essere in un certo modo o di dovermi comportare in una certa maniera. Nella recitazione c’è spazio per l’interpretazione, la follia, la creatività, l’originalità e tutto ciò senza doversi mai giustificare. Essendo di natura molto sensibile, nonostante non abbia peli sulla lingua, ho sempre vissuto male la mia ipersensibilità e il teatro mi ha permesso di esprimerla liberamente, tra lacrime, rabbia e gioia messe al servizio di un personaggio.

Il teatro mi ha letteralmente rubato il cuore. Mi dà tanto ogni giorno e paradossalmente mi ha permesso di trovare me stessa accentando i miei difetti, le mie fragilità e la mia parte un po’ fuori dagli schemi.

In quanti luoghi sei stata fino ad ora? Dove vivi e cosa ti manca di più di Morgex?

Finito il liceo mi sono trasferita subito a Parigi e da allora non me ne sono mai andata. Amo Parigi per la sua multietnicità e la sua ricchezza culturale. Ora come ora non mi vedrei vivere da nessun’altra parte.

Non ho ancora avuto l’occasione di stancarmene in quanto viaggio molto per lavoro. La parola d’ordine nella mia vita è “Valigia” e spesso le tournée mi portano in posti meravigliosi! Ho avuto l’occasione di recitare in Cina, Giordania, Marocco, Tunisia, Ile de la Réunion, Egitto e tanti altri paesi ancora.

Partire mi ha anche permesso di apprezzare di più la mia amata Valle d’Aosta e sono davvero grata per l’infanzia che vi ho trascorso. Torno molto spesso a “Casa” (perché sempre casa rimane nel mio cuore) per vedere i miei cari ma anche perché piano piano ci sto sviluppando nuovi progetti lavorativi che mi stanno molto cari.

Due cose mi mancano di più della mia Morgex: la sensazione di pace e il cambio di stagione. A Parigi ce ne sono solo due: l’estate e una specie d’inverno caratterizzato solo da pioggia e forte vento che dura da settembre a maggio!

Mi mancano tanto anche i visi famigliari: uscire a comprare il giornale o il gelato, chiacchierare con le persone che mi hanno vista crescere… si, direi che sono proprio queste le cose che mi mancano di più!

Un ricordo di Morgex che porti sempre nel cuore?

Ce ne sono moltissimi. Uno tra tanti risale alla mia adolescenza, in particolare quando andavo in gelateria con gli amici, che raggiungevo in bicicletta ammirando i meravigliosi paesaggi della mia amata Morgex. La spensieratezza, le risate, gli attimi di condivisione e soprattutto il frappé alla nocciola li ricordo ancora e mi rimarranno sempre nel cuore!

Qual è stata l’emozione più grande recitando sul “palco di casa”?

Vedere cosi tanti visi famigliari tra il pubblico. Ovviamente ero consapevole che ce ne sarebbe stato qualcuno, ma quando le luci si sono accese, ho riconosciuto tantissime persone che non vedevo da tempo e che hanno fatto parte della mia vita, e tutto ciò mi ha davvero scaldato il cuore.

Era anche la prima volta che i miei migliori amici mi vedevano sul palco ed è stato davvero bellissimo e emozionante fargli scoprire il mio lavoro ed il mio mondo.

E la mia famiglia, come dimenticarla? Averli tra il pubblico è sempre la cosa che mi terrorizza di più, la paura di deluderli è straziante, ma alla fine quando vedo il loro entusiasmo e il loro orgoglio sono la persona più felice del mondo. Mi hanno sempre sostenuta nel mio percorso e nella mia scelta di vita. Sapevano che non sarebbe stato facile, ma sono sempre stati lì, nell’ombra, a pagarmi gli studi, gli stage, a sostenermi con la parola giusta quando le cose non andavano bene, a fare km e km per vedere ogni mio spettacolo… Sono i miei fan numero uno, sono davvero fortunata!

Progetti in corso e/o futuri e quando pensi di tornare ancora a recitare in Valle d’Aosta

“Saint Exupéry, volé au ciel” ha ancora un bel futuro davanti a sé con varie date di tournée tra il 2023 e il 2024 e spero andrà il più lontano possibile! Ho vari progetti dall’altra parte del palco, questa volta come regista per un musical per bambini a fine anno nel sud della Francia e poi a settembre parteciperò al Florence Alayrac sul “Paris Opera Competition”, un celebre concorso di Opera che sarà presentato al Teatro des Champs Elysées di Parigi.

Per quanto riguarda la Valle d’Aosta tutto è un po’ incerto per ora. Mi piacerebbe molto poter lavorare di più in Valle, anche perché ci sono degli artisti veramente incredibili. Si è presentata un’occasione e stiamo lavorando a qualcosa con l’associazione Vertige di Paola Zaramella, che stimo molto come persona e artista. Abbiamo un’idea in testa e stiamo cercando di concretizzarla. Siamo ancora in fase di creazione, ma il progetto piano piano sta prendendo forma e non vediamo l’ora di poterne parlare!

Inoltre, grazie alla Biblioteca di Morgex, il prossimo mese di agosto animerò uno stage di teatro per adulti a Morgex: se dovesse andare a buon fine, l’idea sarebbe di riproporlo varie volte durante l’anno in modo da avere una continuità. Non esitate a scrivermi sui social per avere maggiori informazioni! Ho già ricevuto varie iscrizioni e ne sono davvero felice.

Complimenti Daphne, ti aspettiamo a Morgex!