La chiesa parrocchiale di Morgex fu citata per la prima volta nella bolla del 1176 da Alessandro III, ma è di origini ben più remote. Con la sua struttura battesimale paleocristiana originaria del V-VI secolo d. C., la chiesa parrocchiale di Morgex è infatti una delle più antiche della Valle d’Aosta, mentre la parrocchia di Morgex risulta essere la più antica della Valdigne. La struttura della chiesa dedicata a Santa Maria Assunta fu rimaneggiata a più riprese. Tra il 1400 ed il 1403 il parroco Pierre de Gillaren, arcidiacono della Cattedrale di Aosta, fece restaurare la casa parrocchiale e il campanile: l’intervento è documentato dall’iscrizione su una pietra murata sulla facciata della casa parrocchiale. Nell’ambito della stessa campagna furono forse apportate modifiche anche alla struttura della chiesa. La facciata, in pietra a vista, presenta varie tracce dei rimaneggiamenti cui l’edificio fu sottoposto nel tempo: tra gli elementi più antichi sono la finestra ad arco carenato parzialmente ostruita dal tetto dell’antistante portichetto e il portale d’ingresso, con un’iscrizione recante la data 1512, due cristogrammi e l’antifona pasquale Regina Coeli, in caratteri gotici.
L’assetto attuale dell’edificio può essere invece attribuito alla campagna di restauri iniziata nel 1687 e conclusa con la consacrazione ad opera di mons. Millet d’Arvillar il 24 giugno 1705. Risale probabilmente a quella fase la finestra serliana, ora tamponata ma sempre visibile nella parte alta della facciata. Gli affreschi interni, ad oggi in parte ancora visibili, sono frutto degli interventi del pittore savoiardo Girollet per quanto riguarda le volte della zona absidale (XVIII sec.), mentre il resto è opera del pittore Lancia, attivo nella prima metà del XX secolo. Delle antiche decorazioni pittoriche sono rimaste l’Ultima Cena del 1559, visibile sul lato sinistro della navata centrale, e gli interessanti affreschi della cappella quattrocentesca in fondo alla navata sinistra. Degno di nota l’altare maggiore risalente agli inizi del Settecento, ricchissimo di fregi e dorature, di cui il dipinto centrale raffigurante l’Assunzione di Maria fu sostituito con un dipinto di Lancia dopo che un incendio, nel 1931, distrusse quello originale.
Di particolare valore storico e artistico è il crocifisso ligneo risalente alla fine del Trecento che sovrasta imponente la navata centrale. La torre campanaria è articolata in sei registri sovrapposti scanditi dall’ornato degli archetti pensili. La cuspide a cupoletta poggiante su un tiburio ottagonale, rivestita di rame e sormontata da una croce col gallo in ferro battuto, è attribuibile al XIX secolo. Nel museo parrocchiale ospitato in fondo alla navata sinistra della chiesa sono tutt’ora custoditi la cassetta del reliquiario in argento del Quattrocento, un calice, una patena e varie croci astili che appartennero al Beato Vuillerme, santo patrono di Morgex che viene festeggiato il 7 febbraio.