Miniere di Arpy

Già da secoli si estraeva antracite dal bacino di La Thuile, come in tutto l’arco alpino tra la Savoia e il Vallese, ma fu dalla seconda metà degli anni Venti che si iniziò a sfruttare a scopo industriale il giacimento antracifero di La Thuile-Morgex. A partire dal primo dopoguerra il cantiere minerario per l’antracite aveva già preso forma e consistenza sopra le frazioni di Villaret, Buic e Thovex e a valle della fortezza settecentesca di Plan Praz. Con l’acquisto delle miniere nel 1927 da parte della Cogne S.p.a. fu realizzato un vero e proprio villaggio per operai e minatori ad Arpy, sul versante di Morgex. Ancora oggi è possibile vedere l’antica galleria che collega Arpy alla miniera di La Thuile, il caseggiato in mattoni che fungeva da officina per la riparazione e il deposito delle locomotive. È possibile ripercorrere la storia mineraria di Arpy grazie alla presenza di pannelli informativi che si snodano lungo un percorso che parte dall’abitato di Arpy.

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Inizialmente il carbone veniva convogliato verso valle a La Balme, frazione di Pré Saint Didier, tramite una teleferica, per essere poi caricato su autocarri alla volta degli stabilimenti siderurgici di Aosta. Tra il 1927 ed il 1929 furono realizzati la ferrovia Aosta-Pré Saint Didier ed il raccordo minerario La Thuile-Morgex che consisteva in una ferrovia tra l’interno della miniera e Arpy, seguita da una teleferica tra Arpy ed il fondovalle a Morgex, dove avveniva il trattamento di lavaggio e selezione del minerale prima del trasporto ad Aosta. Il trenino a scartamento ridotto correva in piano all’aperto per 1,8 km fino alla partenza della teleferica per Morgex. Le attività minerarie continuarono fino al secondo dopoguerra quando, a fronte di un incremento della richiesta di approvvigionamenti energetici dell’industria siderurgica sui mercati mondiali, gli impianti di La Thuile e Morgex persero gradualmente di importanza fino ad essere chiusi definitivamente nel 1966.

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Ad oggi parte degli scavi costituiscono l’impianto di presa e la rete dell’acquedotto comunale e l’edificio centrale del villaggio minerario, dopo essere stato recuperato a fini turistico-alberghieri, ospita l’Ostello di Arpy, una volta colonia per minori. Nel territorio di Morgex l’antracite non è l’unica risorsa economica del sottosuolo: ampie cave di ardesia sorgono in prossimità della località di Arpy, come anche sui Monti de la Lex (Lé significa proprio “ardesia”), a nord del Lavancher. Anche nel vallone di Licony, che ha preso proprio il nome da (l’alpeggio si chiamava infatti Léconi o Licone) si estendono giacimenti di ardesia, impiegata in tutta la Valle per coprire i tetti delle case, per rivestire internamente i camini e per altri usi

Ostello di Arpy_interni_foto d'epoca